mercoledì 11 dicembre 2013

Ho voglia di piangere, perchè mi sento di nuovo sola e abbandonata.




mercoledì 20 novembre 2013

Appartengo ad un sogno

Mi piace credere che a volte mi pensi come capita a me, che a tratti ti manco e che se non ci sei è solo perché non puoi. Che ti appartiene lo stesso desiderio, che il tempo che ci divide a volte è un tormento a volte nostalgia, un dipinto fatto di noi. Che la notte a volte ti manco, che appartengo ad un sogno, che se nulla avviene è solo perché non puoi. Mi piace credere che un giorno ti rivedrò guardandoti negli occhi, trovando un po’ di me. Che comprenderai il posto che occupi e l’immenso che sei. Mi piacere credere che un giorno mi vedrai veramente per quella che sono con difetti e pregi. E con la voglia di abbracciarmi mi stringerai a te guardandomi con gli occhi e con l’anima di chi un po’ mi ama.

(Silvana Stremiz)




venerdì 15 novembre 2013

E poi ti rendi conto che la tua favola è un po' diversa da come l'avevi sognata.





lunedì 4 novembre 2013

Già..

Non chiedere attenzioni e poi dissolverti nella felicità della persona a cui le dai è il tuo strano modo di tenere.
E il non chiedere a nessuno di starti vicino è il tuo silenzio parlante che tradisce il contrario. Quando non sei abituato a chiedere a nessuno di restare nella tua vita non è detto che tu non abbia una disperata voglia che qualcuno ci resti. È che forse hai imparato a tue spese che non serve chiedere di rimanere. Chi vuole restare c’è già ancor prima che tu lo trovi e resta senza che glielo chiedi. Sarà per questo che non hai mai imparato a pregare ma hai imparato a ringraziare per il tempo e per l’amore, per chi capisce chi sei, per chi distingue i complimenti dal vero e unico interesse, per quei viaggi che fai senza muoverti e ti ritrovi comunque con chi vuoi.

-Massimo Bisotti-






mercoledì 30 ottobre 2013

Non può essere solo una stupida coincidenza

Non può essere che il tuo film preferito è anche il mio...
Non può essere che canticchi la colonna sonora del film che è anche la mia suoneria del telefono e tu non puoi saperlo perché non lo hai mai sentito suonare...
Non può essere una coincidenza che la canzone si conclude nello stesso modo in cui mi chiami tu...
Non può essere che la canzone parla di due persone che non potranno mai stare insieme...
Non può essere...invece è, e ci sto ancora più male...


Non sarebbe bello se fossimo più vecchi? 
non dovremmo aspettare così a lungo
e non sarebbe bello vivere insieme?
nel tipo di mondo a cui apparteniamo

lo sai che sarebbe molto meglio
poterci dire buonanotte e restare insieme

non sarebbe bello se potessimo svegliarci
al mattino quando il giorno è nuovo?
e dopo aver passato la giornata insieme
stare vicini e stringere la notte

abbiamo passato insieme momenti felici
vorrei che ogni bacio fosse eterno
oh non sarebbe bello?

forse se lo pensiamo e ce lo auguriamo
e speriamo e preghiamo
potrebbe diventare realtà
tesoro non saremmo una singola cosa,
non potremmo farlo
potremmo essere sposati
e poi saremmo felici

non sarebbe bello?

lo sai, è come se più ne parliamo,
più rende peggiore la mia vita senza
ma parliamone! non sarebbe bello?

buonanotte tesoro, dormi bene tesoro




lunedì 23 settembre 2013

.... E infatti hai distrutto anche me

Probabilmente la cosa peggiore oltre alla tua assenza è sapere che non ti manco, che tu continui la tua vita, tranquillamente. Però volevo dirti che a me le cose mi trapassano il corpo e mi fanno tremare l’anima, le cose mi restano dentro e rimangono ben impresse nella mente e aggiungo anche che tu eri una di quelle persone. Si mi facevi tremare l’anima, e saresti ancora in grado di farlo. Solo che tu sei così, è tutto facile per te. Le cose si consumano e subito dopo si gettano via, e solo ora ho capito che per te è stato così anche per noi due, il nostro amore è stata quella parentesi che si apre e chiude in quattro e quattr’otto. Mi hai rinchiusa in una bolla di aspettative e illusioni, e ora noi dove siamo? Ora che cosa ne è di tutto quello che c’è stato? E’ rimasto il nulla, perchè tu sei così. Passi, e distruggi tutto ciò che incontri. E infatti hai distrutto anche me.



mercoledì 4 settembre 2013

Le cose che ho imparato nella vita:


  • Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà. E per questo, bisognerà che tu la perdoni.
  • Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distruggerla.
  • Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.
  • Che le circostanze e l’ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi.
  • Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti, o essi controlleranno te.
  • Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare, affrontandone le conseguenze.
  • Che la pazienza richiede molta pratica.
  • Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo.
  • Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.
  • Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto te stesso.
  • Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze: sarebbe una tragedia se lo credesse.
  • Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
  • Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari.
  • Forse Dio vuole che incontriamo un po’ di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontriamo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo.
  • Quando la porta della felicità si chiude, un’altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.
  • La miglior specie d’amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti che è come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta.
  • E’ vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.
  • Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un’ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.
  • Non cercare le apparenze, possono ingannare.
  • Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.
  • Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia.
  • Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.
  • Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!
  • Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.
  • Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.
  • Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.
  • Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.
  • Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e i tuoi dolori.
Paolo Coelho


lunedì 26 agosto 2013

Sbrigati, sbrigati a dimenticare!!

E allora ti dico sbrigati, sbrigati a dimenticare, perché se non dimentichi subito non dimentichi più. E non importa se la vita va avanti, se ogni cosa ti ricorda che certe cose non possono funzionare. Se non dimentichi subito certi ricordi ti tornano a cercare. Sono momenti impensabili, tu nemmeno lo immagini che possa succedere. Tornano soprattutto quando pensi di aver archiviato, quando hai ricominciato, quando ai "chissà come sarebbe stato" hai finalmente sostituito " è solo oggi quel che conta, oggi è un giorno migliore di ieri, è sempre meglio chi sei di chi eri". Perché tanto la vita non ti ridà mai indietro un'altra occasione identica. Te ne dà tante altre ma non una identica. L'identikit di un'occasione porterà sempre un nome e cognome, il rumore di certi passi, un profumo, una canzone, un sorriso all'improvviso, un silenzio raccontato da uno sguardo o persino un incontro mai avvenuto.
Sarai fortunato se guardando indietro nel tuo puzzle mentale non avrai neppure un tassello da cambiare. È davvero molto difficile. Quel macigno sullo stomaco, quel cerchio che ti gira in testa, quella smania che non ti fa dormire, quell'ansia che ti fa sospirare, quella tristezza che è come un trapano per il tuo sorriso, sono i tanti tasselli che sono rimasti nel giro vita dei tuoi ricordi. Sarebbe più facile, più comodo, più naturale accettare che alcuni eventi vanno semplicemente come devono andare, che esiste un'evoluzione dove la nostra volontà non basta a modificare andamenti inesorabili. Se non lo puoi vivere lo puoi dimenticare. Ma spesso questo le anime se lo dimenticano. E allora ti dico sbrigati, sbrigati a dimenticare...

(M. Bisotti)


giovedì 22 agosto 2013

È troppo facile offrirsi agli altri solo quando ne abbiamo voglia e possibilità.

Mica sono le ore morte che dobbiamo dare agli altri, sono le ore vive. Ritagliare spazi nelle ore dense, piene è il vero regalo. È proprio quando siamo in difficoltà, stretti da tremila impegni che doniamo, senza scuse e giustificazioni, senza comodità, senza convenienze, senza dimenticanze. Doniamo davvero quando l’altro ha bisogno, non quando siamo liberi noi. Altrimenti offrirsi diventa ancora una volta un prendere e non un dare_

(Massimo Bisotti)



lunedì 24 giugno 2013

:'(

Probabilmente non sono stata niente di particolare, per te.
Tipo una commedia d’ amore qualunque, un libro leggero che appena finisce lo dimentichi, un giorno di vacanza in mezzo alle vacanze, un regalo piacevole ma non quello che “oddio, era proprio quello che volevo!”.
Credo di essere stata quella che non si racconta agli amici perché “chissà come va”. Quando ti scrivevo non sussultavi, se ti chiamavo in mezzo a tutto un mondo lontano da me non facevi di tutto per liberarti e rispondere.
Facevi l’ amore volentieri, mi abbracciavi volentieri.
Ma volentieri sa di noia, sa di uno che si accontenta.
Però ti prego, non mi dimenticare.
Per me sei stato come uno di quei film sconosciuti che ti trovi a guardare all’ improvviso una sera qualunque e te ne innamori.
Sei stato come uno di quei libri che ti fanno dire a tutti “insisto, DEVI leggerlo…ti dico di che parla?”
Sei stato come il primo giorno di vacanza dopo mesi di lavoro, il regalo che avevo sempre desiderato, quello che, quando lo scarti, tutti gli altri sono inutili.
Ho raccontato di te anche alla mia vicina di casa di ottant’ anni.
Sanno di te il gatto, il cane, gli uccellini del mio giardino.
Anche il muro di camera mia, sa di te.
L’ ho dovuto raccontare a tutti.
Quando mi scrivevi, mentre aprivo il messaggio mi tremava la mano.
Per rispondere a una tua chiamata avrei fatto anche le olimpiadi, credo.
Facevo l’ amore con te perché sennò morivo…capisci la differenza, vero?
Adesso ti scrivo per lasciarti, io non voglio vederti addormentare sotto le illusorie coperte del mio amore. Lo so, sembrava potesse bastare.
Ma non basta.
Io voglio che tu ti innamori.
Ok?
Solo, per favore…
Non mi dimenticare.
Fammi gli auguri il prossimo anno, chiedimi come sto, ogni tanto.
Lo sai che sono permalosa.

(Susanna Casciani)


venerdì 14 giugno 2013

Nulla sarà più maledettamente uguale

Così, viaggiando nel tempo, nei giorni, conosci milioni di anime. Ci parli, sorridi, le guardi, di tanto in tanto ti fermi, ricambi gli sguardi. Poi però riprendi il tuo cammino. D’improvviso ne incontri una che stravolge il senso del tuo percorso per sempre, mobilita inevitabilmente le vecchie prospettive territoriali e oserei dire anche l’origine del tuo cielo, la direzione dei tuoi occhi. Dopodiché nulla sarà più maledettamente uguale. Mai più. E nel preciso istante in cui te ne accorgerai capirai perché da tutto il resto sei sempre andato via...

M. Bisotti



lunedì 10 giugno 2013

L'amore mi perseguita - A. Baricco

Lui tornerà ad essere un estraneo dopo che avrete fuso le vostre vite in una sola, vi siate confidati i segreti più nascosti e avrete abbattuto il muro di qualunque pudore. Sarete due estranei, anche se conoscete il ritmo del vostro sonno, i vostri odori, le vostre abitudini. Due estranei che si conoscono meglio di chiunque altro e le cui vite non si incroceranno mai più se non per caso.




giovedì 6 giugno 2013

15 secondi...

"Sei la persona sbagliata al momento sbagliato.
Ogni 15 secondi dico BASTA.
Ma ogni volta che mi sorridi non capisco più niente."



giovedì 23 maggio 2013

La voglio anche io!!!


Vivianne: Senti mi hai fatto un'offerta davvero carina, e fino a qualche mese fa, nessun problema... ma ora vedi, è tutto diverso... e mi hai cambiata tu e ora tu non puoi... cambiarmi ancora. Voglio di più.
Edward: Me ne intendo del volere di più, è il mio principio ispiratore. Il problema è quanto di più.
Vivianne: Voglio la favola Edward.



"Assomigli tanto alla felicità"

Tumblr


martedì 14 maggio 2013

E oggi mi sento così...

Tu non hai idea di come mi sento. Non puoi capirlo, no. Sai cosa significa alzarsi ogni giorno senza un preciso scopo per il quale arrivare a fine giornata? Hai idea di cosa voglia dire sentirsi perennemente soli, nessuno che ti abbraccia, nessuno che ti dimostra un minimo di affetto, nessuna carezza, nessuno che ti dedica parole dolci, magari anche solo una? Di cosa voglia dire chiudersi in camera a piangere giorni interi, anche solo sentendo una canzone? Di cosa voglia dire vivere di ricordi ed illusioni? Di cosa voglia dire avere timore di affezionarsi ancora, paura di amare ancora, paura di non dimenticare? Di cosa voglia dire non riuscire a guardarsi allo specchio, per ribrezzo verso il proprio corpo? Di cosa voglia dire sorridere a tutti mentre dentro di te, invece, ti senti morire, come una vecchia casa che sta cadendo a pezzi? Di cosa voglia dire odiare tutto e tutti, soprattutto te stesso? Di cosa voglia dire non avere mai alcuna attenzione? Non essere mai davvero felici? Avere sempre la tristezza con sé? Piangere, piangere e piangere? Di cosa voglia dire voler fuggire da un posto che non ti appartiene? Hai idea di cosa voglia dire essere me?

Vitairae

lunedì 6 maggio 2013

....e come l’ha usata per dirci ”ciao”.

Non esiste un motivo logico nella scelta di una persona. Semplicemente perché non scegliamo noi. Scelgono lo sguardo e l’odore della pelle. E tutta quella chimica dei gesti che la accompagna. E la voce, e come l’ha usata per dirci ”ciao”.

Paola Felice


mercoledì 10 aprile 2013

Senza titolo


Amo il mare, il rumore delle onde, la spiaggia.
Detesto i quasi, i forse, i monosillabi.
Do peso alle parole.
Piango per un film, per un finale di un libro, per le persone che vanno via. Ho l’incazzatura abbastanza facile, ma mi basta un piccola parola per farmela passare, non riesco a tenere il muso alle persone a cui tengo.
Credo sempre che l’ultimo tentativo sia il penultimo, e credo che le cose belle non si ottengono se non si lotta.
Sono paranoica, impulsiva, sono tremendamente gelosa e sono lunatica.
Sono per le cose complicate, ma non resisto a lungo.
Non so dire addio.
So solo che resto, resto se credo in qualcosa.
E credo in te…
Elizabeth Julie Shanti


martedì 26 marzo 2013

Riflessione

La mia vita è un esperimento quotidiano di pessime decisioni


lunedì 25 febbraio 2013

Io penso che.....

“Invece io penso che una cosa che piace molto alla donna è qualcuno che le chieda: come stai? Tutto lì. A me quello che mi manca di più al mondo è proprio uno che mi chieda come sto. Perché sono sempre io a chiederlo agli altri e a occuparmi del loro benessere. Sarò banale, una femminuccia vanitosa, ma mi piacciono anche i complimenti piccoli, tipo, non so: stai bene pettinata così o come sei carina oggi. Quelle robe facili, che sembrano sciocche, ma in realtà fanno.”
(L. Littizzetto)



giovedì 7 febbraio 2013

Capita che sfiori la vita di qualcuno e... ti innamori


Capita che sfiori la vita di qualcuno, ti innamori e decidi che la cosa più importante è toccarlo, viverlo, convivere le malinconie e le inquietudini, arrivare a riconoscersi nello sguardo dell’altro, sentire che non ne puoi più fare a meno… e cosa importa se per avere tutto questo devi aspettare cinquantatré anni sette mesi e undici giorni notti comprese?


Gabriel García Marquez , L’amore ai tempi del colera


giovedì 17 gennaio 2013

Sulla Sponda del Fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto


L’amore è sempre nuovo. Non importa che amiamo una, due, dieci volte nella vita:
ci troviamo sempre davanti a una situazione che non conosciamo.
L’amore può condurci all’inferno o in paradiso,
comunque ci porta sempre in qualche luogo.
E’ necessario accettarlo,
perché esso è ciò che alimenta la nostra esistenza.
Se non lo accettiamo, moriremo di fame
pur vedendo i rami dell’albero della vita carichi di frutti:
non avremo il coraggio di tendere la mano e di coglierli.
E’ necessario ricercare l’amore là dove si trova,
anche se ciò potrebbe significare ore, giorni,
settimane di delusione e di tristezza.
Perché, nel momento in cui partiamo in cerca dell’amore,
anche l’amore muove per venirci incontro, e ci salva…
Paulo Coelho, Sulla Sponda del Fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto