giovedì 4 dicembre 2014

Ho la sensazione di consumare la mia vita nell’attesa di qualcosa che non accadrà mai.

Ho paura che la mia vita sia un lungo malinteso.
Forse non sono la donna che credo di essere.

Con il passare degli anni è sicuramente meno faticoso sopportare il silenzio che un discorso che non interessa più.

Nulla mi sorprende più.
Mi chiedo quando il futuro che avevo immaginato ha iniziato a sbiadire e dove sono finiti i sogni che avevo.
Forse c’è qualcosa di peggio dei sogni svaniti: la non voglia di sognare ancora.


Quando non riesci a ottenere quello che vuoi, finisci x amare ciò che puoi.

Vedo tutto quello che non va, però sono bloccata.
Sogno di svegliarmi e di essere un’altra donna, che vive una vita diversa dalla mia.

Anche se era fragile non è mai stata debole.
Anche se era stanca e sfinita non ha mai smesso di lottare.
Ha saputo resistere.

Ho bisogno di poter sperare.
Ho bisogno di amare.


Se non siamo felici oggi non lo saremo domani.
Ho la sensazione di consumare la mia vita nell’attesa di qualcosa che non accadrà mai.
Ci vuole molta energia a inventarsi un presente quando il futuro sembra più una minaccia che una speranza.

Adesso invece ho sempre voglia di stare zitta.
Cado in lunghi silenzi.
Cosa mi sta succedendo? Chi sto diventando?
Mi sento doppia,come se una parte di me avesse iniziato a guardarmi,a osservare la mia vita.
So solamente che sempre più spesso mi prende la voglia di andarmene via.
Non so dove…via da tutto questo,dalla mia vita,da me stessa,dalle cose che ho e da quello che sono diventata.

Se immagino il mio futuro mi sembra di vedere la stessa identica vita monotona che si ripete, con l’unica differenza che io sarò sempre più vecchia.


da "Le prime luci del mattino" - Fabio Volo