mercoledì 20 novembre 2013

Appartengo ad un sogno

Mi piace credere che a volte mi pensi come capita a me, che a tratti ti manco e che se non ci sei è solo perché non puoi. Che ti appartiene lo stesso desiderio, che il tempo che ci divide a volte è un tormento a volte nostalgia, un dipinto fatto di noi. Che la notte a volte ti manco, che appartengo ad un sogno, che se nulla avviene è solo perché non puoi. Mi piace credere che un giorno ti rivedrò guardandoti negli occhi, trovando un po’ di me. Che comprenderai il posto che occupi e l’immenso che sei. Mi piacere credere che un giorno mi vedrai veramente per quella che sono con difetti e pregi. E con la voglia di abbracciarmi mi stringerai a te guardandomi con gli occhi e con l’anima di chi un po’ mi ama.

(Silvana Stremiz)




venerdì 15 novembre 2013

E poi ti rendi conto che la tua favola è un po' diversa da come l'avevi sognata.





lunedì 4 novembre 2013

Già..

Non chiedere attenzioni e poi dissolverti nella felicità della persona a cui le dai è il tuo strano modo di tenere.
E il non chiedere a nessuno di starti vicino è il tuo silenzio parlante che tradisce il contrario. Quando non sei abituato a chiedere a nessuno di restare nella tua vita non è detto che tu non abbia una disperata voglia che qualcuno ci resti. È che forse hai imparato a tue spese che non serve chiedere di rimanere. Chi vuole restare c’è già ancor prima che tu lo trovi e resta senza che glielo chiedi. Sarà per questo che non hai mai imparato a pregare ma hai imparato a ringraziare per il tempo e per l’amore, per chi capisce chi sei, per chi distingue i complimenti dal vero e unico interesse, per quei viaggi che fai senza muoverti e ti ritrovi comunque con chi vuoi.

-Massimo Bisotti-