martedì 21 gennaio 2014

Qualcuno con cui correre

Ma perché non funziona tutto come nei film? 
Perché gli estranei in metropolitana, invece che limitarsi a guardarti, non attaccano bottone dicendoti che hai un sorriso bellissimo? 
Perché dopo trent'anni, in un caffè del centro, non rincontri mai la persona per cui hai lottato? 
Perché le madri fanno fatica a capire i propri figli e i padri ad accettarli? Perché la frase giusta arriva sempre durante il momento sbagliato? 
Perché non ti capita mai di correre sotto la pioggia, di arrivare davanti al portone di qualcuno, farlo scendere, scusarti e iniziare a parlare a vanvera per poi trovarti labbra a labbra e sentirti dire: "non importa, l’importante è che sei qui"? 
Perché non vieni mai svegliato durante la notte da una voce al telefono che ti dice: "non ti ho mai dimenticato"? 
Se fossimo più coraggiosi, più irrazionali, più combattivi, più estrosi, più sicuri e se fossimo meno orgogliosi, meno vergognosi, meno fragili, sono sicura che non dovremmo pagare nessun biglietto del cinema per vedere persone che fanno e dicono ciò che non abbiamo il coraggio di esternare, per vedere persone che amano come noi non riusciamo, per vedere persone che ci rappresentano, per vedere persone che, fingendo, riescono ad essere più sincere di noi.

David Grossman - Qualcuno con cui correre







lunedì 20 gennaio 2014

...e io aspetto...

Di tutte quelle volte in cui tutto è sempre andato storto, di quelle volte che accadeva l’opposto di ciò che t’aspettavi. Tutte quelle delusioni, quelle mancate attenzioni, quelle porte in faccia, quei pianti durati ore. Ne varrà la pena.
È sempre così. Non arriva nulla quando aspetti con ansia.
Come i treni che, non arrivano mai in orario, arrivano quando smetti d’aspettare.
E così arriveranno i momenti “giusti”, quelli del “ne è valsa la pena”, quei treni eternamente in ritardo per noi!